Sgroppa: cause e soluzioni

Premessa

Se avete mai avuto modo di gestire un cavallo con il mal di schiena avrete sicuramente sentito parlare di  “Kissing spines” cioè le vertebre che si sono ravvicinate a tal punto da mettere in crisi tutta la mobilità della schiena e di conseguenza del cavallo.

La Kissing spines è una delle più comuni cause del mal di schiena nel cavallo.

Sebbene il mal di schiena fosse stato originariamente descritto negli anni ’60, è da solo pochi anni che veterinari e ricercatori hanno dedicato più attenzione ad esso come un problema primario nei cavalli rispetto alla zoppia degli arti posteriori.

Con i passi avanti della nostra tecnologia siamo riusciti ad avere una conoscenza maggiore e più approfondita  della schiena del cavallo e quindi comprendere meglio il fenomeno delle Kissing Spines.

La spina dorsale del cavallo è composta da vertebre connesse da legamenti e circondate da muscoli.

Ogni vertebra ha una protuberanza ossea, il processo spinale. In un cavallo in salute il processo spinale è equamente distanziato da spazi uniformi, permettendo al cavallo di flettere lateralmente ed estendere la schiena.

Quando si verifica un fenomeno di Kissing Spines il processo spinale ha degli spazi che sono in alcuni casi insufficienti  ed a volte così ridotti che le protuberanze ossee si toccano.

La mancanza di spazio causa problemi di mobilità ed anche dolore quando durante il movimento si verificano fenomeni di contatto.

Le cause scatenanti di questo problema sono ancora sconosciute ma gli studiosi hanno potuto constatare che ci sono alcune razze più soggette di altre e che l’età dove si sviluppa più spesso è quella che va tra i 5 e i 10 anni.

Ma anche cavalli più giovani o più vecchi possono svilupparlo. Il fenomeno delle vertebre che si baciano (kissing spines) di solito coinvolge le ultime vertebre toraciche, proprio dove la sella ed il cavaliere siedono per la maggior parte del tempo.

I cavalli con questo problema possono dimostrare una varietà di segnali clinici. Alcuni possono essere molto sottili come una diminuzione generale delle performance oppure una diminuzione del range di movimento quando gli viene chiesto di flettere o estendere la schiena.

Altri sono segnali più evidenti che vanno da reazione alla palpazione della schiena, riluttanza ad essere sellati o cavalcati, galoppo disunito fino a sgroppare quando cavalcati.

Fino qui quello che dice la ricerca scientifica.

Cosa innesca la sgroppata

Ovviamente ciò non significa che se il nostro cavallo sgroppa siamo per forza di fronte a questo problema, ma vi ho riportato qui queste informazioni perché voglio farvi riflettere su una questione che spesso non viene presa in considerazione da molti proprietari.

Quando abbiamo un problema del genere con un cavallo molto spesso la causa va ricercata innanzitutto in un problema fisico, solo dopo aver scartato tale ipotesi attraverso l’aiuto di un professionista (Veterinario) allora possiamo concentrarci sulle altre possibili cause.

Il cavallo come del resto noi esseri umani è un essere intelligente e composto da tre sistemi perfettamente integrati tra loro.

  • Sistema Fisico
  • Sistema Mentale
  • Sistema Emotivo

Purtroppo soprattutto nell’equitazione tradizionale viene dato molto peso solo al primo, anche perché è quello “più facile da interpretare” ma una volta escluso un problema sul primo sistema dobbiamo concentrarci sugli altri due.

Il cavallo è una preda e come tale madre natura lo ha programmato a reagire in una maniera molto semplice fight or fly, cioè combattere o scappare.

Nell’argomento specifico di questo articolo e cioè lo sgroppare dobbiamo comprendere alcuni aspetti.

  • Il cavallo può sgroppare per paura
  • Il cavallo può sgroppare per sfida

Cosa Fare

Molto istruttori di equitazione spiegano le più comuni tecniche per spengere la sgroppata o per rimanere in sella mentre il cavallo sgroppa e ciò è corretto ma non è abbastanza.

Infatti raramente viene insegnato a creare le basi per cui la sgroppata non passa neppure nell’anticamera del cervello del cavallo.

La cosa più efficace che possiamo fare per affrontare un problema del genere è semplicemente non averlo da affrontare.

Ma voi vi starete chiedendo come fate a gestire un cavallo che ha già questo problema, che molto spesso è dato da una cattiva o incompleta fase di avvio del puledro, quella che viene comunemente chiamata doma e che nella Parelli Natural Horsemanship viene chiamata Avvio del Puledro o Inizio del Puledro (in inglese Colt Start).

Ebbene come dicevamo prima dobbiamo intanto individuare se il cavallo sgroppa per paura o per sfida.

La sgroppata per paura è come un fulmine a cel sereno, è qualcosa di immediato, esplosivo e energico.

La sgroppata per sfida è qualcosa di più premeditato, solitamente meno energico, direi quasi pigro.

Come ho già detto in altre occasioni (l’importanza del linguaggio del corpo) i problemi nascono sempre dalla cattiva o mancanza di comunicazione tra noi e il nostro cavallo, ma a volte dipendono anche dal rapporto che abbiamo con lui il quale può essere ottimo secondo i nostri parametri di giudizio ma pessimo secondo i suoi parametri di giudizio.

Purtroppo i cavalli danno importanza a cose che neppure immaginiamo quindi accade spesso che il proprietario crei uno sbilanciamento nella relazione che crede di avere con il proprio cavallo.

Sbilanciamento che si nota quando meno ce lo aspettiamo, molto spesso in quelle situazioni in cui avremmo bisogno che il cavallo si comportasse da partner  anziché da preda.

Nella Parelli Natural Hosemanship insegniamo che i tre ingredienti principali sono:

AMORE – LEADERSHIP – COMUNICAZIONE

AMORE: non significa coccole, ma significa pensare come pensa un cavallo e dare importanza a ciò che un cavallo ritiene importante

LEADERSHIP: non significa comandare, significa che dobbiamo comportarci da leader, emanare sicurezza, comprensione, carisma, fermezza, gentilezza, determinazione. Un leader viene seguito volontariamente e non ci si sente obbligati a farlo. E’ un amico a cui non riusciamo a dire di no. Nella misura della leadership tra noi e il nostro cavallo la nostra vale il 51% e quella del cavallo il 49%.

COMUNICAZIONE: non significa parlare, urlare o inveire, strattonare, spingere, punire. Significa usare la comunicazione non verbale che già i cavalli conoscono ed usano tra di loro. Usando i 7 giochi che vengono insegnati nella Parelli Natural Horsemanship impariamo a comunicare con il nostro cavallo e stabilire le basi per una relazione reciprocamente appagante.

Questi sono i tre ingredienti a cui dobbiamo fare sempre riferimento quando ci relazioniamo con loro.

Ma essi devono essere presenti sempre in parti uguali.

Love language leadership
Grafico Amore, Comunicazione e LeaderShip

Se una di queste sovrasta le altre ecco che il seme del problema viene piantato e se non riconosciuto appena germoglia, esso diventerà sempre più grande e minaccioso.

La buona notizia è che ribilanciando tra loro questi tre ingredienti nella stragrande maggioranza delle situazioni il problema scompare da solo senza neppure doverci lavorare direttamente.

Qualcuno di voi più pratico a questo punto potrà dire: “ok, fino a qui è tutto chiaro ma cosa posso fare materialmente quando mi trovo di fronte a questo problema ? “

Come detto già dobbiamo prima di tutto individuare se il cavallo ha sgroppato per paura o per sfida.

In base a questo userò tecniche diverse ma che basicamente si rifanno sempre ai 7 giochi della Parelli Natural Horsemanship nel primo caso per aumentare la fiducia e nel secondo per aumentare il rispetto.

Ma fiducia e rispetto trovano la stessa base di partenza nel Rapporto che deve essere sempre coltivato ad ogni livello.

La cosa più semplice da fare per introdurre queste tecniche è farlo da terra, per due motivi:

  1. il primo perché siamo in una posizione più sicura e questo ci permette di stare in uno stato mentale che ci permette di fare la cosa giusta e non quella necessaria per salvarci
  2. il secondo motivo è perché in questa maniera abbiamo una visione d’insieme di come risponde il cavallo e di come si muove più precisa ed obiettiva (a causa della nostra posizione distanziata anziché sovrastante e parzializzata dal fatto che siamo seduti al centro e vediamo prevalentemente la parte anteriore del cavallo).

Imparare a sentire come si muove il cavallo sotto di noi quando siamo in sella è una nostra responsabilità ma richiede tempo ed esercizio.

Purtroppo mi è capitato di vedere persone il cui cavallo era  semplicemente scivolato con un posteriore e per riprendersi aveva dato un  colpo di reni e costoro avevano la netta convinzione che il cavallo avesse sgroppato.

Conclusioni

Imparare a comunicare con il cavallo è lo strumento di base per incrementare la nostra sicurezza in questa circostanza ed in altre mille, usare la nostra intelligenza per preparare noi stessi al possibile ma anche all’impossibile è ciò che ci permette di divertirci insieme al nostro cavallo in armonia con lui.

Usare il programma Parelli per accrescere le nostre competenze è semplice ed alla portata di tutti perché è un sistema ben strutturato che ormai da più di 30 anni è testato da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, ma come tutti i programmi deve essere studiato ed applicato diligentemente in ogni sua parte (i 4 savvy) perché se ne possa trarre i benefici che ci aspettiamo.

Non dovete imparare ad addestrare il vostro cavallo, dovete imparare a comunicare con lui e tutti i problemi svaniranno magicamente !


  • Hai trovato questo articolo interessante ? Lascia un commento per farci sapere se ti è piaciuto.
  • Vuoi ricevere gli articoli direttamente nella tua casella e-mail ? Registrati alla mia newsletter
  • Hai bisogno di aiuto con il tuo cavallo e vuoi farmi delle domande ? Visita la pagina di Consulenza Gratuita

Una risposta a “Sgroppa: cause e soluzioni”

  1. Questo articolo sembra scritto per me e Blanca!
    E quello che mi preoccupa adesso , dopo aver subito un incidente a causa proprio di una serie apparentemente inspiegabiledi “sgroppate” è come affrontare nella maniera giusta la situazione.
    Ancora non potrò montare per un bel po’ quindi perfetto il discorso di lavorare da terra ma ho paura di non essere abbastanza competente.
    Intanto continuerò a studiare con i suoi interessantissimi articoli .
    Grazie mille

Lascia un commento