Montare con o senza imboccatura

Una domanda ricorrente che mi viene posta è se è meglio montare a cavallo usando qualcosa che sta dentro la bocca (chiamata appunto imboccatura) come un morso o filetto o qualcosa che sta fuori dalla bocca come la capezza Parelli o il Bosal o altri strumenti simili.

Capezza con Nodi
Bosal
Snaffle-bit (filetto)

Beh come diceva Ray Hunt la stragrande maggioranza delle risposte a domande sui cavalli inizia con la parola “dipende” e anche in questo caso dipende.

Ma dipende da cosa?

Sicuramente prima di tutto dipende dalla preparazione del cavaliere e poi dalla preparazione del cavallo.

Perché dico questo ?

Perché usare l’imboccatura è una grande responsabilità e quando questa responsabilità viene data più al cavallo che ha il cavaliere possiamo incorrere in gravi conseguenze.

Cosa vuol dire che si dà più responsabilità al cavallo che al cavaliere?

Vi faccio un esempio. Se io prendo un allievo/a che sta iniziando a montare e che quindi ha bisogno di imparare a usare gli aiuti del suo linguaggio del corpo, le sue posizioni in sella, l’uso delle mani e quant’altro. Se io lo faccio salire su un cavallo e gli dò in mano le redini attaccate a un’imboccatura, anche la più leggera e semplice, è chiaro che sto dando una grandissima responsabilità al cavallo che dovrà fare subito bene.

Appena gli viene chiesto qualcosa dovrà rispondere in maniera quasi perfetta; qualsiasi tipo di pressione venga fatta sulle redini; perché questa responsabilità non la potrò certo dare all’allievo. Al cavaliere che in quel momento deve imparare e si sa che quando si impara si fanno tutta una serie di errori.

Per imparare quindi sarebbe opportuno togliere quella grande e gravosa responsabilità al cavallo e darla al cavaliere.

Ma come faccio a darla al cavaliere?

Creando una situazione in cui può ancora controllare il cavallo ma nello stesso tempo  imparare a usare bene le redini in un modo che anche qualora le usi in maniera approssimativa non causerà nessun danno; se non un po’ di fastidio sul naso del cavallo.

Questo lo si può fare ad esempio usando  una capezza  Parelli che, anche se è una capezza in corda con i nodi, è comunque lontana mille miglia da quei danni che può fare un filetto all’interno della bocca del cavallo; la sua parte più sensibile. E non sto parlando solo di danni materiali ma anche e soprattutto a livello mentale (paura, ansia, frustrazione).

Quindi se poniamo come presupposto che il cavaliere è ben preparato, conosce perfettamente quello che deve fare e quando smettere di farlo e usa pochissimi grammi di pressione nelle proprie mani quando usa le redini; allora può andare bene anche usare un imboccatura.

Ma se il cavaliere non è preparata a sufficienza, è convinto che per fermare il cavallo deve tirare entrambe le redini, non usa quasi per niente il suo assetto (linguaggio del corpo) e ha, in generale, delle competenze veramente basilari; allora sicuramente non conviene che usi un imboccatura di nessun genere.

Questo non significa che non posso fare danni non usando l’imboccatura, posso farli eccome! Perciò devo passare prima, da un processo di apprendimento per poter montare e guidare un cavallo in maniera corretta a prescindere da cosa uso.

Per quanto riguarda il cavallo non c’è nessuna differenza, se la uso bene  posso sia usare l’imboccatura che non usarla.

Una cosa però che c’è da dire è che magari in alcune situazioni e per alcuni tipi di cavalli è meglio usare l’imboccatura per migliorare le risposte quando, in un secondo momento, non userò l’imboccatura.

Mi spiego meglio: chi studia la Parelli Natural Horsemanship sa che ci sono due materie distinte da sella. Una che si chiama Freestyle e che prevede  di cavalcare senza l’uso dell’imboccatura o comunque senza  contatto costante in bocca. E l’altra che si chiama  Finesse e che prevede di cavalcare con contatto persistente. Cioè prendo il contatto con la bocca del cavallo e mantengo il contatto con pochissimi grammi.

Nessuna delle due è più facile dell’altra. Ma quando siamo in Finesse, per garantire l’uso corretto del contatto, dobbiamo assicurarci che la catena braccio, avambraccio e mani, sia indipendente dal resto del corpo; così da seguire ogni spostamento della testa del cavallo, causato dal cambio di andatura, velocità etc, senza modificare la pressione esercitata nella bocca.

Cosa più facile a dirsi che a farsi!
Freestyle
Finesse

Quello che dice Parelli e che ho potuto riscontrare nella mia esperienza personale è che ci sono cavalli che per fare una buona Freestyle devono fare prima una buona Finesse e ci sono cavalli che per fare un buon Finesse devono prima fare una buona Freestyle; dipende molto dal cavallo, dal suo carattere e da quello che preferisce.

Inoltre possiamo aggiungere che esistono particolari manovre che è più facile spiegare al cavallo usando un’imboccatura che non usandola e ce ne sono altre  che invece si spiegano meglio senza imboccatura che con l’imboccatura.

Pensiamo ad esempio ad un puledro, è molto più facile insegnargli le basi senza imboccatura. Perché comunque l’imboccatura crea una sorta di stress in una parte così sensibile come la bocca.

Conclusioni

Quindi la prossima volta che dovete decidere cosa usare su un cavallo dovete farvi alcune semplici domande:

  1. Quali sono le mie competenze nel montare senza usare l’imboccatura?
  2. Quali sono le mie competenze nell’uso dell’imboccatura ?
  3. Quale livello di confidenza ha il cavallo nell’uso dell’imboccatura ?

Più il cavallo è competente più io posso imparare da lui (a patto che rimanga umile e sia seguito da un buon istruttore a terra che mi dice cosa fare e come farlo).

Più io sono competente più velocemente posso insegnare al cavallo a prescindere dallo strumento che uso.

Purtroppo molto spesso le persone si sopravalutano e finiscono per usare strumenti che di per se sono corretti ma in una maniera scorretta andando poi ad incolpare il cavallo per il cattivo esito delle risposte che ottengono.

Per poter comprendere meglio quali sono le nostre competenze è possibile anche usare il sistema dei livelli Parelli in cui per ogni livello e per ogni Savvy (Online, Liberty, freestyle e Finesse) abbiamo una check list di compiti che dovremmo riuscire ad eseguire se siamo competenti “a quel livello”.

Nell’area di Download potete trovare i 4 documenti che contengono queste check-list. Uno per ogni Savvy.

Dobbiamo essere veramente critici su noi stessi e comprendere che se non siamo  esperti sull’uso di un particolare strumento dobbiamo prima diventarlo!

Per diventarlo la maniera migliore è selezionare un istruttore che abbia delle competenze accertate nell’ambito in cui vogliamo progredire e farsi seguire in tutto il percorso.

Fino a che anche noi, un giorno, diventeremo sufficientemente esperti!


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