Quasi 50 anni fa un neuroscienziato americano di nome John O’keefe scoprì delle cellule, che chiameremo cellule luogo, in inglese Place cells, che sono posizionate più o meno nell’area dell’ippocampo che è posizionata, a sua volta, nel lobo temporale. Queste cellule si attivano con una frequenza che dipende dal luogo dove si trova il cavallo in quel dato momento; quindi frequenza diversa posti diversi, e si attivano di nuovo con quella stessa frequenza, quando il cavallo torna nello stesso luogo. Praticamente è come se funzionassero da marcatori spaziali.