Quando il cavallo non vuole farci salire in sella solitamente il problema può essere suddiviso in due categorie.
– Il cavallo ha paura di essere cavalcato oppure
– Al cavallo non piace essere montato.
Il nostro primo compito è quello di riuscire a determinare a quale categoria di problemi appartiene il nostro.
La prima categoria è legata a quelli che in Parelli vengono definiti comportamenti da cervello destro.
La seconda categoria a quelli che vengono considerati cervelli sinistri.
Potrei sbagliarmi ma da come hai descritto il tuo cavallo, il fatto che era ansioso quando lo montavi le prime volte e che non riusciva a rilassarsi, credo che possa essere probabile che il problema che ti mostra sia appartenente alla categoria dei cervelli destri.
Ovvero lui ha paura di essere montato. Non necessariamente di essere montato da te, ma se per anni ha associato l’essere montato ad una cattiva emozione ogni volta che provi a montarlo riaffiorerà quell’emozione.
I cavalli imparano per immagini ed emozioni perciò l’immagine di una persona che monta o che sta sulla sua groppa fa riaffiorare l’emozione, negativa, che per anni ha provato. Ecco che per togliersi da quel disagio appena riconosce lo schema cerca di sottrarsene muovendosi ed impedendo al cavaliere di salire.
Le strategie che puoi adottare, come avrai già notato dalle risposte che ti hanno dato altri studenti, sono diverse e non necessariamente, se pur corretta, una strategia deve funzionare per forza col tuo cavallo. I cavalli sono tutti simili ma nessuno uguale all’altro.
Ciò che ti posso suggerire io è di imparare a muovere il cavallo da terra, BENE, con lo scopo di rilassarlo e renderlo interessato a te come partner e come leader. In sostanza lavorare sulle due principali chiavi del successo del programma Parelli che sono Rapporto e Rispetto.
Muoverlo da terra bene significa fare be tutti e 7 i giochi e usare gli schemi e le strategie di rilassamento contenute nel programma.
Quando hai il cavallo super-rilassato (che non significa addormentato), e connesso con te allora ti metti di fianco a lui e provi a salire ed insisti fino a che non ti fa salire, una volta che ti fa salire se non sta fermo pieghi leggermente l’incollatura in modo che si possa solo muovere in un piccolissimo cerchio, ma senza esagerare altrimenti lo blocchi troppo ed entra in ballo la claustrofobia che genera adrenalina e quindi necessità di muovere i piedi. APPENA si ferma lo accarezzi e scendi e attendi un paio di minuti o più senza fare niente, accarezzandolo ed aspettando che tutti i parametri tornino nella normalità (narici morbide e leggermente allungate, occhi che sbattono e privi di bianco, respiro rilassato, testa bassa). E questo lo ripeti per 3 volte poi lo disselli e lo porti via a mangiare un po’ d’erba, Meglio se tu rimani insieme a lui per tutto il tempo. Questo sarebbe l’undemanding time di cui avrai già sentito parlare. Il giorno dopo (e non prima) potrai rifare l’esercizio.
Questa routine dovrai ripeterla per almeno 7 volte di seguito o almeno fino a che non ti fa montare senza problemi e stando fermo almeno 2 o 3 sessioni di seguito.
Dopo potrai cominciare a chiedere di fare qualcosa ma lavorando bene e chiedendo nella maniera giusta.
Ma su questo per aiutarti dovrei vedere come monti perchè un’altro problema che genera il problema del cavallo che non vuole essere montato è che chi lo monta lo monta male, con un pessimo assetto, con l’atteggiamento sbagliato o chiedendo delle cose per cui il cavallo non è stato ancora preparato a fare. Una o più di queste cose insieme può generare il problema di cui parli per cui metti il tuo focus e la tua attenzione anche su questa parte.