Le 6 regole d’oro per imparare

 
 
Quest’anno sono 30 anni esatti che prima per hobby e poi per professione sono nel mondo dell’equitazione e sicuramente sono stato per molto più tempo studente che insegnante.
 
E i momenti in cui sono stato capace di essere efficace come insegnante
li devo all’esperienza che avevo vissuto come studente per imparare quell’argomento.
 
Quello che ho imparato è che non dipende da chi sei, da quanti soldi hai, dal lavoro che fai o dal cavallo che possiedi.
 
Alla fine i progressi che uno riesce a fare dipendono sempre da una cosa sola, quanto lo si vuole veramente. O per spiegarmi meglio dipende da quanto uno studente è plasmabile.
 
Perciò parlando da studente a studente posso dire che ci sono alcune regole d’oro che devono essere sempre tenute ben presenti quando si prende una lezione.
 
1- Primo, dobbiamo cercare di evitare di sprecare tempo durane la lezione nel raccontare all’istruttore cosa conosciamo o sappiamo fare perché un bravo istruttore lo vede da solo a che livello siamo
 
2- Cercare di non prendere niente sul personale ed essere aperti alle critiche. Solitamente l’istruttore ce le fa perché ci vuole portare avanti. Se così non fosse ed avessimo la sensazione che le critiche sono fine a se stesse
forse è arrivato il momento di cercarsi un altro istruttore.
 
3- Evitare di parlare di cose che non sono inerenti alla lezione. Ciò fa perdere tempo a tutti. Tempo prezioso che stiamo pagando e che togliete all’istruttore per potervi aiutare. Esistono ovviamente alcune eccezioni come nei casi in cui abbiamo bisogno di togliere un po’ di tensione e due chiacchiere possono aiutare.
 
4- Dire senza esitazione quali sono i nostri problemi che ci impediscono di fare qualcosa. E che possono essere sia fisici, come alcune disabilità, oppure emotivi, come appunto la paura di fare qualcosa. La sicurezza viene sempre prima di tutto. Se non c’è la sicurezza non c’è divertimento.
 
5- Lavorare duro. È importante impegnarsi a fondo in quello che ci viene richiesto di fare. Non importa sudare 7 camice ma dobbiamo ricordare che l’istruttore non può fare altro che suggerirci cosa fare, sta a noi provare a farlo e continuare a provare fino a che non otteniamo anche un pur minimo miglioramento.
Se ogni volta che proviamo a fare qualcosa cerchiamo di migliorarci anche solo l’un percento sarà un ottimo risultato.
 
6- Prendiamoci cura del nostro cavallo. Anche se un bravo istruttore dovrebbe essere capace di vedere se il cavallo ha qualche problema mentale, emotivo o fisico di solito non conosce bene il nostro cavallo almeno come lo conosciamo noi. 
 
Perciò non abbiate timore a chiedere di praticare dei cambiamenti al programma di lavoro se ce n’è la necessità.
 
 
 
Come vedete Essere un bravo studente è difficile molto di più che essere un bravo cavaliere e rimanere concentrati su quello che stiamo facendo prestando un orecchio a ciò che l’istruttore ci dice di fare non è affatto semplice
 
come dico spesso ai miei studenti il lavoro duro lo fanno loro
 
Come studente continuo a prendere lezioni ancora oggi e sono solo diventato più selettivo nella scelta dell’istruttore da cui decido di imparare.
 
Che io sappia,  questa è l’unica maniera per diventare un migliore istruttore per i miei studenti e un miglior cavaliere per i miei cavalli


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Una risposta a “Le 6 regole d’oro per imparare”

  1. Regole fondamentali per chiunque voglia apprendere qualunque tipo di cosa.
    Non è facile affidarsi, non è facile superare certi momenti duri, di delusione o di particolare difficoltà, e momenti di stanchezza e di pessimismo.
    L’amore per i cavalli e la voglia di imparare portano a superare tutto e si va avanti.
    Penso che al limite possa essere accettabile prendersi delle brevi pause: il lavoro che si è fatto su noi e sul cavallo rimane sedimentato, non si perde nulla. Grazie

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