10 indizi del buon addestramento

 10 segnali che possiamo interpretare per capire se il lavoro che stiamo facendo

 

L’altro giorno stavo
leggendo una rivista che si chiama besthorsepractices e mi ha colpito
un articolo di Katrin Silva una horse-woman tedesca trasferitasi nel
sud degli stati uniti una ventina di anni fa e che ha passato buona
parte della sua vita ad addestrare e competere con cavalli da
dressage e con cavalli western usando la Natural Horsemanship.

 

L’articolo parla dei 10
segnali che possiamo interpretare per capire se il lavoro che stiamo
facendo con il nostro cavallo sta andando nella direzione giusta
oppure no.

 

Mi trovo perfettamente
d’accordo con questa lista e perciò voglio condividere con voi
questi 10 punti su cui mettere la nostra attenzione.

 

Vi lascio il link
all’articolo nella descrizione e tengo a precisare che quanto andrò
a narrarvi non è la traduzione letterale dell’articolo ma una mia
personale interpretazione.

 

Se vi piace che vi porti dei
video come questi, dove commento degli articoli scritti su riviste e
libri del settore fatemelo sapere nei commenti così magari lo faccio
diventare un format da proporvi con cadenza regolare.

 

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Ma adesso bando alle ciance
ed entriamo nel vivo dell’argomento

La strada da percorrere per avere un cavallo ben preparato ed addestrato, sia questo un cavallo da dressage, salto, reining cutting o altro è diversa per ogni singolo individuo e spesso ricca di curve. Non è un percorso facile e ben segnalato ma anzi è ricco di sensi unici, strade senza uscita ed informazioni sbagliate o incomplete. Assomiglia spesso più ad un labirinto che ad una autostrada.

 

Ma allora come fare a capire se tutto sta procedendo per il meglio nel lavoro che stiamo svolgendo col nostro cavallo.

 

Beh il sistema migliore è prestare attenzione a ciò che il nostro cavallo ci dice e con un po’ di allenamento capiremo se siamo sulla strada giusta.

 

Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i punti che Katrin Silva reputa cosi rilevanti

 

Punto numero 1 Il cavallo diventa più bello.

 

Questo non accade dall’oggi al domani ma se il cavallo lavora bene con il fisico ed ha una mente concentrata e rilassata durante le sessioni di addestramento. La sua linea superiore si sviluppa, si muscola adeguatamente sul collo davanti al garrese e non dietro le orecchie ed anche se la sua conformazione non è bellissima un corretto addestramento lo farà sembrare più bello nel tempo.

 

Punto numero 2 Il cavallo riesce a rilassarsi e strecciare il collo e la testa in avanti ed in basso a tutte e tre le andature

 

Questo accade quando il tuo cavallo ti permette di guidare l’energia che arriva dalle gambe posteriori andando in un contatto morbido con le tue mani, distendendo l’incollatura, allungando la colonna vertebrale e sollevando la schiena appena tu alleggerisci l’assetto allungando progressivamente le redini.

 

Dovresti essere in grado di farlo al passo, al trotto e al galoppo.

 

Se il tuo contatto non è corretto probabilmente ti cadrà sulle spalle appesantendosi, oppure andrà a mettere la testa dietro alla verticale, ti strapperà le redini di mano o non impegnerà la schiena.

In questo caso capisci che c’è del lavoro da fare e qualcosa da cambiare

 

Punto numero 3

 

Puoi cavalcare il tuo cavallo con contatto nella bocca ma puoi anche non farlo

 

Un cavallo da dressage ben addestrato può continuare a muoversi nelle 3 andature senza nessuna apparente variazione anche se noi togliamo il contatto dall’imboccatura. Infatti questo è un test che i bravi cavalieri di dressage fanno spesso, lasciando il contatto su una o sull’altra redine proprio per verificare se il loro cavallo rimane in perfetto equilibrio o se invece cercava l’equilibrio sull’imboccatura stessa. Lo stesso vale per i cavalli western dove normalmente non viene usato il contatto ma che devono essere addestrati in modo che se prendi il contatto con l’imboccatura possano prendere la correzione e continuare il loro lavoro nelle tre andature senza risentirne negativamente.

 

Punto numero 4

 

Le transizioni diventano più fluide e senza sforzo

 

Un cavallo verde sarà traballante nel suo equilibrio col cavaliere sulla schiena ma poi col tempo imparerà, e se il lavoro che tu fai è quello giusto migliorerà progressivamente e non correrà più nel galoppo o incurverà la schiena al contrario nelle discese dal trotto al passo.

Un cavallo può sembrare che sia in ordine apparentemente ma è al momento che esegue le transizioni in alto o in basso che sarà visibile se manca qualcosa.

 

Punto numero 5

 

La forma fisica del tuo cavallo aumenta

 

Dopo alcuni mesi di allenamento costante il cavallo dovrebbe avere abbastanza resistenza per poter lavorare un ora senza andare in affanno. I cavalli sono atleti ed un ora di lavoro costante non dovrebbe essere un problema per loro. Purtroppo molti cavalieri trascurano questa parte e spingono cavalli non preparati fisicamente a fare lunghe percorrenze sostenute o viceversa cavalli alimentati in maniera molto calorica a fare giusto il giro del maneggio.

 

Punto numero 6

 

Non sei fisicamente stanco ne stressato quando scendi da cavallo

 

E’ vero che i bravi cavalieri devono essere atletici ma è anche vero che andare a cavallo non dovrebbe essere un impresa estenuante. Se ti senti particolarmente stanco è probabile che tu sia stato teso per buona parte del tempo, oppure tu abbia continuamente tirato le redini o spinto e strinto con le gambe o che tu abbia dovuto sostenere lo stress di un combattimento continuo durante tutta la sessione di lavoro.

Addestrare un cavallo significa costruire una partnership e piano piano i momenti di incomprensione dovrebbero ridursi appunto a solo dei momenti

 

Punto numero 7

 

Le andature del tuo cavallo diventano sempre più belle da vedersi e comode da farsi

 

Man mano che il cavallo impara a muoversi e a mantenersi in equilibrio sotto di te, la sua schiena si alza incurvandosi, la sua linea superiore si sviluppa, i suoi movimenti diventano più cadenzati, più ritmici. La sua schiena comincia ad oscillare invitando la tua a schiena ad impegnarsi con essa. In poche parole cominciate a muovervi con armonia.

Se invece il suo trotto ti fa tremare le otturazioni dei tuoi denti sicuramente c’è qualcosa da rivedere e certamente la comunicazione non può essere delle migliori.

 

Punto numero 8

 

Il tuo cavallo sembra felice per la maggior parte del tempo

 

Non agita la coda, schiaccia le orecchie o digrigna i denti. I suoi occhi sono morbidi e i suoi muscoli facciali sono rilassati. Il suo respiro è regolare e cadenzato. I momenti di disaccordo, se ci sono, sono solo momenti e non durano un intero giro del maneggio.

 

Punto numero 9

 

Non ti senti come se stessi cavalcando due cavalli diversi quando cambi mano

 

Con un allenamento corretto il suo lato sinistro ed il suo lato destro arriveranno ad essere uguali. Inizialmente da una parte sarà più difficile avere delle belle flessioni, armoniose e regolari, a poco a poco cominceranno a migliorare e quando non ti ricorderai più quale era il suo lato peggiore avrai ottenuto un cavallo neutro, equilibrato e flessibile da entrambe le parti.

 

Punto numero 10

 

La zona di comfort del tuo cavallo diventa più grande

 

E’ più facile lavorare con cavalli verdi o in difficoltà in luoghi sicuri e controllati come sono i tondini o una piccola arena, ma poi una volta che il cavallo ha imparato le abilità di base, questa zona di comfort deve espandersi. Se lavori bene man mano che l’addestramento progredisce il cavallo impara a concentrarsi sul suo compito. Distrazioni come cani che abbaiano, sacchetti di plastica che volano o trattori che passano diventano sempre meno un problema. Fino a che puoi portarlo anche in un’altra arena ed un altra ed un’altra ancora, in uno spettacolo o in un clinic con tanti altri cavalli. Fino a che la sua zona di comfort è ovunque dove tu sia.

 

E con questo punto abbiamo concluso.

La check list l’abbiamo fatta, adesso non vi rimane altro che smarcare i punti che dovete ancora risolvere e congratularvi con voi stessi per quelli che vanno già bene.

 

 

La strada per diventare bravi cavalieri è lunga, come abbiamo detto all’inizio, e dobbiamo essere coscienti che non smetteremo mai di aver bisogno di imparare. Ma almeno per quanto mi riguarda è proprio la cosa che più mi appassiona dell’equitazione.

Keep natural and stay tuned


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